I nati sotto il Segno dello Scorpione |
Mitologia
La tradizione lega al segno la leggenda mitologica di Orione, che ben esprime le caratteristiche principali del nativo: passionalità e istintualità. Orione, nato dal seme di Giove, Nettuno e Mercurio, è un grande cacciatore, selvaggio e crudele. Un giorno, ubriacatosi, violenta la propria matrigna e viene punito dal patrigno, che gli trafigge gli occhi, rendendolo cieco. Si reca allora nell'isola di Lemno, dove incontra Chedalione, maestro di Vulcano, che, impietositosi, lo conduce al cospetto del Sole, per fargli riacquistare la vista. Orione, guarito, riprende il proprio vagabondaggio, spinto da un'ira impietosa e compiendo ogni sorta di maleficio. La dea Artemide, per fermare la sua opera distruttiva, lo sospinge verso un velenosissimo scorpione, che con il proprio pungiglione lo uccide. Nel momento del supremo sacrificio, Orione ritrova finalmente la sua anima; viene coś assunto in cielo, assieme al terribile animale che l'ha ucciso e che dà il nome all'omonima costellazione. Lo spirito indomito dell'eroe non si placa nemmeno in questo modo: astronomicamente la costellazione di Orione si trova all'esatto opposto del segno dello Scorpione: quando questo si leva all'orizzonte, l'altro cala. |